Prerequisiti specifici degli apprendimenti: cosa e quali sono.

Negli ultimi dieci anni, grazie soprattutto all’approvazione della legge 170/2010 in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, è cresciuto in maniera esponenziale l’insieme di conoscenze relative all’ambito DSA; l’aumento delle ricerche scientifiche e del numero di diagnosi ha portato alla luce un problema assai rilevante nella nostra società.

Si sono diffuse infatti informazioni sempre più precise, che hanno promosso una maggiore consapevolezza sia tra le famiglie che all’interno dell’istituzione scolastica.

A questo, tuttavia, non si è affiancata un’uguale risonanza nei confronti di un aspetto altrettanto fondamentale nel campo dell’apprendimento: ovvero la valutazione dei prerequisiti specifici che stanno alla base degli apprendimenti scolastici.


Cosa sono i prerequisiti dell’apprendimento?


Essi sono un insieme di funzioni e abilità specifiche, che si sviluppano molto prima dell’ingresso del bambino alla scuola primaria e che si rivelano necessarie e fondamentali per un corretto processo di apprendimento durante il periodo scolare.

Perché valutare i prerequisiti?


Numerose ricerche negli ultimi anni hanno messo in evidenza come il numero di casi che presentano delle difficoltà di apprendimento all’interno della popolazione scolastica, sia molto elevato; a tali difficoltà possono conseguire spesso storie di insuccesso scolastico, che potrebbero compromettere non solo la carriera scolastica ma anche uno sviluppo equilibrato della personalità e un adeguato adattamento sociale.

Risulta evidente, quindi, come un’ottica di identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento e di intervento tempestivo di potenziamento, sia desiderabile rispetto alla sola azione di riabilitazione.


Attenzione però: la valutazione dei prerequisiti non è sinonimo di diagnosi.


In primo luogo perché, essendo la valutazione rivolta a bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, sarebbe troppo presto per poter effettuare una diagnosi; si può parlare infatti di Disturbi Specifici dell’Apprendimento solo tra la fine della seconda classe elementare (per quanto riguarda dislessia, disortografia e discalculia) e la terza classe elementare (per la discalculia).

In secondo luogo perché la valutazione dei prerequisiti ha come obiettivo quello di svolgere un approfondimento mirato sulle abilità specifiche coinvolte negli apprendimenti scolastici e provare a ridurre le differenze prima dell’ingresso alla scuola primaria.


Ma quali sono queste abilità specifiche?

Ogni apprendimento scolastico di base (lettura, scrittura e calcolo) presenta dei prerequisiti specifici, poiché diverse sono le abilità necessarie per ciascuno di questi apprendimenti.

Alcune tra le ABILITÀ DI BASE della LETTURA e SCRITTURA sono le seguenti:

– la discriminazione visiva e uditiva: cioè saper riconoscere i grafemi (lettere, sillabe) da altri segni grafici e saper distinguere i diversi fonemi (suoni) della lingua. 
In altre parole, il bambino deve essere in grado di saper distinguere una lettera dell’alfabeto da un qualsiasi altro segno e suono, pur senza sapervi dare un nome.

– la memoria fonologica a breve termine: ovvero saper individuare e mantenere in memoria una corretta sequenza di suoni (fonemi).

– le abilità metafonologiche: cioè la capacità sia di saper riconoscere una parola ascoltando le lettere o le sillabe (C-A-N-E = CANE) sia, al contrario, di saper scomporre una parola nei suoni che la formano (CANE = C-A-N-E);

– la coordinazione occhio-mano: lo sviluppo adeguato di questa funzione permette lo sviluppo di un buon grafismo;

–  essere in grado di nominare rapidamente oggetti, simboli o figure recuperando le parole dal proprio vocabolario; questo permetterà poi al bambino di saper ricavare il nome delle lettere e delle parole scritte.


Per quanto riguarda invece le ABILITÀ DI BASE del CALCOLO si possono citare:

– la conoscenza della sequenza verbale dei numeri, appresa tramite giochi o canzoni;

– saper riconoscere o leggere i numeri;

– in un fase successiva, riuscire ad accoppiare il numero all’atto del contare, ovvero indicare con il dito ogni oggetto contato;

– essere in grado di riconoscere la grandezza numerica di un insieme e confrontare insiemi di numerosità diversa;

– saper confrontare numeri diversi;

– riuscire a mettere in sequenza crescente o decrescente insiemi con diverse quantità.

Tutto questo insieme di prerequisiti, se presente nel bambino ad un livello adeguato, gli permetterà di affrontare con le giuste risorse l’ingresso alla scuola primaria e il lungo percorso di apprendimento.



D’altro canto, individuare precocemente eventuali abilità carenti, darà la possibilità di intervenire tempestivamente con attività di potenziamento e prevenire possibili difficoltà scolastiche future. 

Benvenuto sul mio blog!

Ciao, sono Laura e di professione faccio la psicologa.
Mi occupo di età evolutiva e, in particolare, di Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Qui sul blog troverai la psicologia spiegata con parole semplici: ti fornirò indicazioni utili sullo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini, i disturbi evolutivi, la scuola, gli stili educativi e genitoriali, le strategie di apprendimento e tanto altro ancora!

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