La Disortografia fa parte dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ovvero quel gruppo eterogeneo di disturbi di natura neurobiologica, che evolvono nel tempo e che si manifestano con importanti difficoltà nell’acquisizione e nell’uso delle abilità di ascolto, espressione orale, lettura, ragionamento e matematica.
Nel seguente articolo analizzeremo nel dettaglio questo disturbo che può insorgere in maniera isolata, ma che più frequentemente si associa a Dislessia Evolutiva.
Che cos’è la disortografia?
La Disortografia è un disturbo specifico di scrittura con difficoltà nei processi linguistici di transcodifica, ovvero di conversione fonema-grafema (suono/segno).
Da un punto di vista clinico si presenta come una minor correttezza ortografica nonostante siano presenti un’intelligenza nella norma, un percorso di istruzione regolare, opportunità socioculturali normali e in assenza di deficit sensoriali e disturbi significativi della sfera emotiva.
Come si manifesta?
Un soggetto che presenta Disortografia manifesta le seguenti caratteristiche:
– Lentezza esecutiva dovuta ad una difficoltà nella conversione fonema-grafema o ad un richiamo deficitario della forma ortografica della parola nel lessico mentale, ovvero il bambino non riesce a recuperare in memoria come si scrive correttamente una determinata parola. È necessario escludere che questa lentezza sia causata da una scarsa abilità nella velocità del gesto motorio;
– Omissioni, inversioni, sostituzioni e inserzioni di fonemi;
– Problemi con doppie ed accenti;
– Problemi nella scrittura di parole omofone non omografe (l’una-luna/l’ago-lago);
– Difficoltà nell’uso della punteggiatura;
– Uso di caratteri diversi nella stessa parola;
– Irregolarità ortografica;
– Errori grammaticali e di spelling.
Il Disturbo Specifico di Apprendimento della scrittura può presentare diversi livelli di gravità:
– DISORTOGRAFIA LIEVE: presenza di pochi errori ortografici di diversa natura, ma non in forma stabile. L produzione del testo risulta sufficiente.
DISORTOGRAFIA MODERATA: presenza di diversi errori di ortografia. Il testo è comprensibile ma si suggerisce l’utilizzo dell’uso del computer come strumento compensativo.
– DISORTOGRAFIA GRAVE: presenza di numerosi errori di ortografia. Il testo non è comprensibile per la elevata quantità di errori; è necessario l’uso del computer. La produzione del testo risulta povera di contenuti e valutabile solo con testi scritti al computer.
Quali tipologie di errori?
ERRORI FONOLOGICI
Sono tutti quegli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonema e grafema:
– Scambio di grafema: sostituzione di un grafema con un altro foneticamente simile.
Es. folpe per volpe
– Omissione di grafema in sillabe semplici:
es. taolo per tavolo
– Omissione di uno/più grafemi in sillabe complesse:
es. stega per strega
– Omissione di sillaba sia semplice che complessa:
es. bana per banana
– Aggiunta di un grafema, consonante o vocale:
es. anadare per andare
– Inversione di grafemi: quando due grafemi vicini vengono invertiti di posizione
es. otop per topo
Lo scambio di grafemi rappresenta la difficoltà più problematica nei bambini a rischio di DSA.
ERRORI NON FONOLOGICI
Sono gli errori che coinvolgono la rappresentazione ortografica (visiva) delle parole; non viene quindi commesso errore nel rapporto di conversione tra fonemi e grafemi:
– Separazioni illegali:
es. an dare per andare – l’avato per lavato
– Fusioni illegali: parole unite in modo scorretto e omissione dell’apostrofo
es. lacqua per l’acqua – menevado per me ne vado
– Scambio di grafema omofono (che ha lo stesso suono):
es. squola per scuola
– Omissione o aggiunta di «h»:
es. ha casa per a casa – a mangiato per ha mangiato
– Paragrafie semantiche: parola sostituita con un’altra scelta all’interno dello stesso campo semantico
es. mostro per orco
– Paragrafie fonemiche: parola sostituita con un’altra simile foneticamente anche se vi è lo scambio oggettivo di un grafema; in questo caso si produce una parola esistente
es. parco per palco
– Paragrafie miste: una parola è sostituita con un’altra simile sia da un punto di vista semantico che fonemico
es. tela per tenda
ERRORI FONETICI (ALTRI ERRORI)
– Omissione /aggiunta di doppia:
es. pina per pinna
– Omissione/aggiunta di accento:
es. perche per perché
Quali campanelli d’allarme?
Potrebbero essere indicative di una possibile Disortografia le seguenti manifestazioni:
– Presenza di errori ricorrenti non riconducibili alla classe frequentata ma a quelle precedenti. Essi si presentano a lungo ed in modo non occasionale.
– Difficoltà a restare al passo durante la dettatura;
– Difficoltà a scrivere i compiti sul diario;
– Difficoltà a copiare dalla lavagna;
– Produzioni scritte caratterizzate da poche e brevi frasi.
Quando effettuare la diagnosi e a chi rivolgersi?
Nel caso vi sia il dubbio rispetto alla presenza o meno di una difficoltà di scrittura è bene effettuare una valutazione specialistica, così da comprendere se si tratti effettivamente di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
Per quanto riguarda la scrittura, il percorso diagnostico può essere effettuato solo alla fine della seconda classe della scuola primaria; ci si può rivolgere ai centri per l’età evolutiva dell’ASL o a centri privati specializzati nei disturbi del neuro-sviluppo.
Quale trattamento?
La natura dei disturbi di apprendimento li rende di per sé non “guaribili”, in quanto dipendono da fattori congeniti non modificabili ma che tuttavia nella maggior parte dei casi e, in misura dipendente dalla gravità del deficit, si riducono con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative.
Nel caso della Disortografia, successivamente ad un’attenta valutazione degli errori maggiormente commessi dal bambino che presenta tale disturbo, sarà possibile intervenire con un trattamento di recupero mirato.
Figure professionali come il logopedista e lo psicologo esperti in Disturbi Specifici dell’Apprendimento potranno elaborare un piano di intervento efficace e personalizzato.
Cosa fare a scuola?
Grazie all’entrata in vigore della legge 170 del 2010 in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, la scuola è obbligata a redigere, in caso di diagnosi di DSA, un Piano Didattico Personalizzato (PDP) contenente tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi necessari a garantire un adeguato percorso di apprendimento.
Le misure dispensative sono degli interventi che permettono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano difficoltose e non aiutano l’apprendimento.
Gli strumenti compensativi sono invece degli strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità che risulta deficitaria.
Nello specifico per la Disortografia le misure dispensative che possono essere inserite all’interno del PDP possono essere:
Dispensa da
- Scrittura sotto dettatura;
- Valutazione della correttezza ortografica a favore di una valutazione del contentuto nella produzione del testo;
- Uso del vocabolario cartaceo;
- Studio mnemonico;
- Scrittura in corsivo a favore di quella in stampatello;
Per quanto riguarda gli strumenti compensativi è possibile prevedere l’utilizzo di:
- Tablet o computer con programmi di videoscrittura, sintesi vocale e correttore automatico;
- Testi in formato PDF
- Traduttori automatici;
- Tabelle e mappe concettuali-mentali;
- Schede per le forme verbali, l’analisi grammaticale, logica e del periodo;
- Cartine geografiche e storiche;
Oltre a ciò è possibile:
- Evitare l’uso di materiale scritto a mano;
- Prevedere tempi più lunghi per le prove scritte;
- Evitare più di una verifica o interrogazione nello stesso giorno;
- Assegnare compiti a casa in misura ridotta.
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